Italia: Entra in vigore il divieto sulla canapa e sul CBD – Un duro colpo per un mercato da 2 miliardi di euro
- Frenchy Merlin
- 7 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Da lunedì 7 aprile 2025, una decisione del governo italiano scuote l’intero settore della canapa in Europa: l’Italia ha appena vietato la produzione e la commercializzazione dei fiori di canapa, incluso il CBD, finora legali. Questo cambiamento improvviso mette a rischio migliaia di posti di lavoro e potrebbe creare un precedente preoccupante per l’intera filiera in Europa.
❓ Cosa prevede esattamente la nuova legge?
Adottato nell’ambito del nuovo Decreto Sicurezza, promosso dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il testo equipara i fiori di canapa industriale – anche con un contenuto di THC inferiore allo 0,6% – a sostanze stupefacenti. In pratica: la cannabis light diventa illegale, nonostante l’assenza di effetti psicotropi.
La misura entra in vigore immediatamente, senza prevedere un periodo transitorio per le aziende.
🌿 Perché questo divieto è uno shock per il settore del CBD?
Fino ad oggi, l’Italia era uno dei più grandi mercati europei per il CBD legale, con circa 3.000 imprese, 20.000 posti di lavoro e un fatturato stimato in 2 miliardi di euro. La canapa italiana alimentava anche settori come cosmetica, tessile, alimentazione e bioedilizia.
“Questa decisione è ideologica, non scientifica”, denunciano le associazioni di settore come Canapa Sativa Italia.
Il CBD è riconosciuto a livello europeo come non stupefacente, e numerose sentenze della Corte di giustizia dell’UE ne confermano la legalità, purché rispetti i limiti di THC stabiliti.
⚖️ Un decreto in contrasto con il diritto europeo?
Sono già in corso diversi ricorsi. Alcuni esperti legali sostengono che il decreto viola il principio di libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione Europea. La Commissione Europea ha avviato un’indagine per valutare la conformità della misura al diritto comunitario.
🔍 Quali impatti per i professionisti del CBD e della canapa in Francia e in Europa?
Questo divieto potrebbe avere un effetto domino su altri paesi, ma potrebbe anche rafforzare la posizione della Francia e di altri Stati in cui il CBD è regolamentato ma consentito.
👉 Per i produttori e distributori francesi, la chiusura del mercato italiano potrebbe rappresentare un’opportunità economica, ma evidenzia anche la necessità di difendere la legittimità del CBD a livello europeo.
🛑 In sintesi
Dal 7 aprile 2025, l’Italia vieta la produzione e la vendita di fiori di canapa (incluso il CBD).
Il provvedimento mette a rischio 20.000 posti di lavoro e 2 miliardi di euro di fatturato.
Potrebbe essere in contrasto con le normative europee, con possibili ricorsi legali.
Il resto d’Europa osserva la situazione con preoccupazione… o con interesse.

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